Bella giornata in un bel parco nazionale. La giornata è cominciata come al solito con pioggia e vento. Ma poi è continuata con vento e pioggia. Noooooooooo. Alla fine, nel pomeriggio, si è fatta vedere la nostra solita fortuna. ☀️ ☀️ sole ma il vento è rimasto a farci compagnia. Si dice che chi visita il parco, ha la fortuna di assistere, in una sola giornata, a tutte e 4 le stagioni. Noi abbiamo pagato il biglietto per 5. Così siamo andati sul sicuro.😁😁👍👍

Il Parco Nazionale Torres del Paine, è una delle aree protette del Cile. Nel 2006, occupava una superficie di circa 242.242 ha. È uno dei parchi più grandi del paese e uno dei più importanti. È il terzo per numero di visite, delle quali circa il 75% corrisponde a turisti stranieri, specialmente europei. Il parco fu creato il 13 maggio del 1959. L’Unesco lo dichiarò riserva della biosfera il 28 aprile 1978.

Il parco si trova 112 km a nord di Puerto Natales e a 312 dalla città di Punta Arenas. È una delle undici aree protette esistenti nella Regione di Magellano e dell’Antartide Cilena (assieme ad altri quattro parchi nazionali, tre riserve nazionali e tre monumenti nazionali. Nel complesso, le aree silvestri protette comprendono il 51% della superficie della regione (6.728.744 ha). Confina a nord con il Parco Nazionale Los Glaciares, in Argentina.

Il parco presenta una grande varietà di ambienti naturali: montagne (tra le quali si staglia il complesso del Cerro Paine, la cui cima principale tocca i 3.050 m s.l.m., le Torres del Paine e i Cuernos del Paine), vallate, fiumi (come il río Paine), laghi (tra i quali il GreyPehoé, il Nordenskjöld e il Sarmiento), ghiacciai (GreyPingoTyndall e Geikie, appartenenti al Campo de Hielo Patagónico Sur). Fonte Wikipedia 👍🏼👍🏼

Girare per il ripio del parco è bello. Traffico quasi inesistente, diversi viewpoint dove poter ammirare il paesaggio.

E tante mucche che ci guardavano come al passaggio di un treno  🚂.

 C’è tanto verde rispetto all’ Argentina 🇦🇷. E i pascoli ringraziano.

A vedere tutti questi mammiferi mangiare, è venuta fame anche a noi. Ci siamo impadroniti di una casetta in una zona attrezzata ad area picnic e ci siamo fatti un bel panino al tonno. Ma non un panino normale. Uno di ben 3 giorni fa. 🙈🙈🙈🍞🍞🍞😜😜😜. Non si butta via niente, qua. 

Questa è la dura vita del viaggiatore. Soprattutto un viaggiatore sposato con una nonesa. 

Ci siamo sparati quasi 150 Km in mezzo a panorami spettacolari. Ogni volta che si scendeva dalla macchina per fare le foto era un traffico. Metti il maglione, apri prima una portiera e dopo averla richiusa, apri l’altra. Questo perché altrimenti il vento ci avrebbe fatto volare in giro carte stradali e quant’altro. Uffa.

Pensate che ci siamo trovati talmente bene da queste parti, che la sera, durante la ricerca di un ristorante, non sapendo che fare, ci siamo fatti anche fermare dai Carabineros cileni. Hanno voluto vedere i documenti miei e della macchina. Dopodiché, con un grande sorriso (era una Carabineras), ci hanno fatto andare. 

Ah, lo charme italiano.

Una cosa mi viene da pensare. Qui hanno i termosifoni accesi tutto il giorno e tutta la notte. Non a temperatura elevata ma comunque sempre funzionanti. E poi hanno gli infissi fatti così male che lasciano uscire tutto il caldo. E soprattutto fanno entrare il vento freddo. Abbiamo dovuto mettere un asciugamano alla base della finestra in bagno per poter fare la doccia senza sentire il vento entrare. Mah. Ma la menata di casa clima A, B, C e Y serve solo a noi europei per fare i fighi oppure…….

Paese che vai, usanze che trovi. Giusto? Un motivo ci sarà anche per questo.